L’importanza della Fisica: incontro con il prof. Vincenzo Schettini

Il giorno 10 gennaio 2023, presso l’Istituto “Don L. Milani”, le classi terze C e D hanno avuto il piacere di incontrare il professor Vincenzo Schettini, docente pugliese diventato ormai noto a tutti grazie al web e ai diversi social da lui utilizzati per pubblicare video che spiegano, in modo semplice e chiaro, i complessi concetti della fisica.

In questa occasione Schettini ha presentato con orgoglio e tanta commozione il suo primo libro “La fisica che ci piace”, che in questo momento è posizionato al nono posto tra i best seller (davvero insolito per un libro di fisica!).

Gli alunni Alessia Lalario, Serena Romanelli, Leonardo Catalanello e Fabrizio Ventura dicono di lui: “Lo abbiamo ascoltato con molta attenzione quando ha parlato della sua vita da liceale; i suoi aneddoti, raccontati con il suo stile allegro e divertente, ci hanno fatto sentire molto vicini a lui. Ci ha elargito ottimi consigli per diventare più bravi a scuola, invitandoci a credere innanzitutto nelle nostre capacità e a sfruttarle, oltre che a potenziare l’attenzione in classe, durante le lezioni, e a non aver timore di chiedere ulteriori spiegazioni quando non si è compreso un argomento. Questi consigli nascono dal fatto che proprio lui, da studente, ha dovuto imparare ad ottimizzare il tempo, visto che frequentava il Conservatorio.

Gli abbiamo domandato cosa lo avesse spinto a fare video e ad insegnare online: ci ha risposto che tutto è iniziato per fare lezioni live ai suoi studenti durante la pandemia, usando Facebook prima e Youtube dopo e poi anche Instagram e Tik Tok. Non avrebbe mai immaginato che avrebbe riscosso numeri altissimi di visualizzazioni e follower.

Dai suoi racconti si evince quanto oggi, per noi ragazzi, l’uso dei social occupi grande parte della nostra vita quotidiana e come sia importante che il contenuto dei video sia di valore. In questo caso, molti ragazzi hanno tratto benefici nel visionare i contenuti: sono riusciti a superare interrogazioni con meno ansia e paura, sono riusciti ad affrontare test o esami universitari con più facilità.

Nonostante l’uso considerevole della tecnologia, Schettini ci ha detto che si schiera ampiamente dalla parte del “cartaceo”: secondo lui, questo non deve essere sostituito interamente dal digitale, ma rimanere un completamento. 

Inoltre, ci ha parlato dell’importanza della conoscenza delle lingue (prima tra tutte l’inglese) e di quanto siano fondamentali sia per la comunicazione che in ambito lavorativo.

Ha anche parlato di entropia e fisica quantistica soprattutto con gli studenti liceali: noi, però, non siamo riusciti molto a seguirlo in questo. Sicuramente, quando frequenteremo le Scuole Secondarie di secondo grado, studieremo questi argomenti e, magari, se alcuni contenuti ci saranno poco chiari, ricorreremo anche noi alle videolezioni del prof. Schettini e ci ricorderemo di questo piacevolissimo incontro”.

L’educazione al pensiero scientifico è una straordinaria opportunità per lo sviluppo di competenze di vita, prima ancora che di scienza, che deve partire sin dalla scuola dell’Infanzia con linguaggi e percorsi adeguati. L’idea centrale dell’educazione al processo di pensiero fisico parte dall’esperienza per interpretarla, passando attraverso creatività e astrazione formale in un continuo saliscendi di ragionamenti. La centralità dell’osservazione e dell’esperienza nel processo di pensiero scientifico suggerisce come sia possibile concepire percorsi educativi efficaci sin dalla scuola dell’infanzia, sfruttando la grande potenzialità di astrazione ludica che alcuni psicologi riconoscono nel gioco e identificano nelle cornici dei mondi che i bambini costruiscono giocando con le loro regole. Per questo motivo, alcune docenti della scuola dell’Infanzia dell’I.C. “Caporizzi-Lucarelli”, a breve, frequenteranno un corso di formazione di Fisica, che coinvolgerà gli alunni di 3 e 4 anni, organizzato dalle Università di Pisa e Udine, in collaborazione con la Rete Scuole Senza Zaino, il cui modello è centrato sull’idea che un apprendimento significativo parta dall’esperienza e ad essa ritorni, passando per gli aspetti simbolico-ricostruttivi della realtà astratta e per la realtà di relazioni con altri e con il mondo.

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