Presentazione
Durata
13 Dicembre 2021
Descrizione del progetto
In Italia, un antico detto popolare dice: “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia!” In realtà questa affermazione era vera molti secoli fa, quando si usava il calendario giuliano, e la festa di questa Santa (per via dello sfasamento tra i giorni contati dal calendario civile e quelli del calendario solare) cadeva nel Solstizio d’Inverno. Sappiamo che ai nostri giorni il Solstizio d’Inverno cade il 21 dicembre ed è proprio in questa data che la notte è in assoluto la più lunga dell’anno. Il 13 dicembre di ogni anno, nei Paesi scandinavi, dove nei mesi invernali le ore di luce sono davvero poche, si festeggia Santa Lucia, colei che simboleggia il ritorno della luce e questa giornata segna anche l’inizio del periodo delle feste natalizie: dal 13 dicembre a Natale intercorrono 12 giorni e altri 12 giorni si conteggiano da Natale fino all’Epifania. In particolare in Svezia, a Stoccolma, questa è una festa molto sentita e diffusamente celebrata. Le figlie maggiori della famiglia si alzano prima dell’alba, vestite con una camicia da notte bianca e coronate con rami di agrifoglio o d’edera e 12 candele accese. Con l’aiuto di fratellini e sorelline (che rappresentano le stelle), portano la colazione agli adulti della casa (un caffè nero e un dolcetto speciale chiamato in svedese Lussekatt). I bambini in coda dietro “Lucia”, l’unica con la corona di candele, simulano una processione (chiamata il treno di Lucia) e cantano le canzoni tradizionali e l’immancabile Luciasången. Processioni simili si tengono anche nei luoghi di culto protestante: una ragazza con una tunica bianca ed una cintura rossa (simbolo del martirio), che porta in testa una corona di candele, apre la processione ed è seguita da altre ragazze vestite di bianco, mentre insieme intonano cori di canti natalizi. Abbiamo scoperto che la canzone di Santa Lucia (Luciasången) che gli svedesi cantano con tanto fervore, non è altro che l’italianissima “Santa Lucia“, una melodia scritta da Teodoro Cottrau (musicista napoletano di origini francesi), modificata, però, nelle parole e nel significato. Siamo rimasti davvero sorpresi nel notare che, insolitamente, queste tradizioni nordiche hanno attinto da aspetti culturali di origine italiana, e per questo noi alunni della classe II D del plesso “Lucarelli” insieme alla nostre professoresse Dora Colafemmina e Rita Marvulli, abbiamo voluto ricreare nel nostro ambiente scolastico lo stesso clima della festa svedese, mettendo in scena la processione di Santa Lucia e cantando la Luciasången. Abbiamo anche avuto modo di degustare i Lucia-pepparkakor, biscotti speziati a forma di cuore, con cannella, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo e zenzero dal gusto deciso e un po’amarognolo.
La nostra è stata una bella esperienza che ci ha permesso di mettere a confronto le nostre tradizioni con quelle di Paesi lontani e di arricchire il nostro bagaglio culturale. Ha stimolato in noi anche il desiderio di conoscere da vicino la Svezia e la bella città di Stoccolma, sperando che al più presto si possa tornare a viaggiare.